LA COMUNICAZIONE
Comunicare ( dal latino communicare, mettere in comune, derivato di commune, composto di cum insieme e munis ufficio, incarico, dovere, funzione) significa appunto mettere in relazione , condividere ed implica anche il dovere di farlo. Compito fondamentale del comunicatore non può che essere la condivisione dei valori e non dei “disvalori” , come qualche forma distorta di comunicazione tende a fare . L’intento primario che anima il mio impegno è dar vita ad un modo diverso di intendere la comunicazione e tutto quanto ad essa attiene , con la finalità di contribuire a migliorare l’esistente . Difatti ritengo che la comunicazione rivesta un ruolo fondamentale nell’ambito della nostra società, ossia quello di rendere nota la verità e di condividerla.
Sono fermamente convinto che, perché vi sia vera comunicazione, essa deve essere improntata a principi di obiettività e trasparenza. Si tratta , difatti, di rispondere ad un’esigenza non solo di natura culturale, ma anche e soprattutto morale , per instaurare una “cultura umanizzante” della vita, che preveda inesorabilmente, innanzitutto, il progresso spirituale dell’uomo . Oggi più che mai, è forte l’esigenza di comunicare per “unire” e sanare le varie fratture della società che si riflettono nell’animo umano, che deve essere rieducato all’espressione dei moti migliori di cui esso è capace, considerato l’imbarbarimento progressivo di tanti individui, appartenenti ad ogni fascia sociale. Il comunicatore ha il dovere, osservando lo scenario della nostra società, di diffondere conoscenza, senza condizionamenti, privilegiando la verità e la sua bellezza. Si constata tristemente come l’epoca attuale sia sempre più orientata verso una comunicazione veloce , fondata sul susseguirsi sfrenato di notizie, che tralascia il valore fondamentale verso cui deve essere orientata ogni notizia., che è quello della crescita interiore dell’umanità.
E’ ben comprensibile l’esigenza della società attuale di muoversi rapidamente, ma è anche vero che essa debba trovare un compromesso tra la velocità e l’essenza “etica” che non può non caratterizzare la notizia. Abbiamo bisogno, oggi più che mai, di una comunicazione che costruisca , come fa l’arte, e che affondi le proprie radici nel terreno della “bellezza”, intesa come essenza fondamentale di ogni valore etico e morale. Occorre privilegiare quella bellezza che esiste già nella natura , nell’arte e negli esseri umani e che solo se espressa e posta in luce debitamente porta al superamento della violenza insita molto spesso nella trasmissione sfrenata di notizie superficiali, ossia raccontate in modo superficiale e frenetico.
Certo tale frenesia comunicativa smodata e senza valori è espressione di quel pensiero superficiale che tanto caratterizza l’epoca attuale , rendendola poco attenta ai bisogni spirituali dell’uomo contemporaneo. Ne emerge irruenza , insensibilità , rozzezza e incomprensione reciproca . Privilegiare la costruzione artistica della parola e veicolare la “bellezza” profonda della notizia , perché insita nel profondo dell’animo umano , anche se tacitata , significa anche trasmettere amore . Amore e bellezza sono l’uno espressione dell’altra. Difatti, se tratto tutti i temi, in quanto comunicatore, prendendo come punto di partenza la “bellezza” che scaturisce dalla dimensione umana dalla quale essi traggono vita, sicuramente trasmetterò amore ed anche il desiderio di viverlo e trasmetterlo . I servizi che offro sono essenzialmente tre: Ufficio Stampa, Pubbliche Relazioni e Comunicazione.