Ieri 9 luglio 2015 il governo Renzi, ha deciso che la prima casa può essere pignorata. E’ stato “rottamato”, per usare un termine molto caro a Renzi, un diritto inviolabile del cittadino , ossia quello di avere un tetto sicuro sopra la propria testa, tale da non potere e non dovere essere discusso o minacciato da alcuna situazione economica in cui il cittadino dovesse incorrere.
Che delusione vedere leso il diritto alla casa, che avrebbe dovuto essere incentivato ancor più, con ogni azione possibile , per estenderlo ad ogni cittadino.
Caro Renzi chi ha una casa di proprietà non è un ricco, non è un evasore, non è un delinquente, è solo un cittadino italiano che ha fatto i sacrifici. La notizia è passata quasi inosservata , si potrebbe dire quasi offuscata, così da non emergerne la gravità, da quella che riguarda Berlusconi, ossia la sua condanna a tre anni di reclusione per la compravendita dei senatori.
Tuttavia, il Cavaliere, accusato di ogni cosa, anche di respirare, ha sempre sostenuto che la prima casa non può e non deve essere pignorata, così come non deve essere tassata. C’è da chiedersi se gli italiani hanno capito ciò che ieri il governo Renzi ha fatto . Occorre chiedersi se basta porre in cattiva luce l’ immagine di Berlusconi perché tutto vada bene per gli italiani, anche di farsi “rubare” la prima casa, con provvedimenti iniqui.10